Tutto, ma proprio tutto, quello che vale, che ha valore, che è un bene prezioso, ha da essere fragile. Noi siamo fragili, la ragione è fragile, la salute è fragile, la buona sorte è fragile, la vita è fragile, la bellezza è fragile, la giovinezza è fragile. Pure aspiriamo tutti, noi fragili, nel passaggio della vita, a ciò che è duraturo, solido, eterno.

Gli egizi ne furono Maestri incomparabili. Poderose piramidi, attente imbalsamazioni, viaggi nell’oltretomba. Ed anche i tibetani ne descrissero il viaggio. E le Religioni, tutte, hanno creato sintassi della sopravvivenza, percorsi dell’immortalità. I Greci inventarono i miti, intrisi di bellezza ed orgoglio, e fermarono la giovinezza nel marmo. Per sempre.

E dal Partenone germinò il fiume della Bellezza che trovò le parole del tempo. Ed il Cristianesimo, nelle grandi Cattedrali, sfidò l’eternità in una sinfonia di luce e di pietra. E la Musica catturò la matematica e l’armonia dell’Universo rendendone suono armonioso e sapiente. E Grandi artisti hanno lasciato le proprie impronte nella sabbia del tempo, incuranti della paziente operosità del mare che tutte le avrebbe coperte. Noi siamo fragili sì, ma come il gattino della fotografia, ci proiettiamo nella forza della vita, ne siamo parte. E non è solo un miraggio, un’illusione, una bugia: è molto di più. E’ un’intuizione. Un baluginamento di verità.

Perché tutti siamo le note d’una musica invisibile; straordinaria; forse sublime. E’ la vita della vita. E’ l’energia della materia che si veste di coscienza. Una nota di una sinfonia sconosciuta che suona nella storia del tempo. Ecco perché ci rispecchiamo come poderose tigri. E’ la ripetizione della storia infinita d’ogni bambino che si ritiene il centro del mondo e che si vive come onnipotente, nella fantasia.

Quel gattino siamo noi; quella tigre siamo noi: quella vita nel suo cammino siamo noi. Forti nella fragilità, sicuri nel viaggio, con una fine che sarà, per altri, un nuovo inizio.

E’ la storia infinita d’una fiaba: la nostra.

SINESTESIE SICILIANE di Elio Tocco

Di Giovanna Strano

Dirigente scolastico, giornalista pubblicista, scrittrice, dirige un istituto di istruzione secondaria superiore con indirizzi artistici, tecnici e professionali. Svolge funzioni ispettive nelle scuole statali e paritarie, è impegnata da molti anni nella formazione di figure apicali e dirigenziali della scuola, collabora con riviste specializzate del mondo educativo. Per Edizioni Simone, Euroedizioni e Strige Edizioni ha pubblicato manuali di preparazione dei dirigenti scolastici e dei docenti. Scrive su riviste di attualità, come il mensile “Bella Magazine”, “Così” e altre testate giornalistiche, con contributi inerenti all’ambito educativo, formativo e artistico. Appassionata di arti figurative è curatrice scientifica della Mostra “Van Gogh Multimedia Experience” nelle edizioni di Monreale, Venezia, Torino, Parma, Palermo, Napoli. Nell’ambito della scrittura creativa è autrice di numerose opere letterarie di vario genere, che hanno riscosso consensi e riconoscimenti. Ha pubblicato i romanzi “Vincent in Love – il lavoro dell’anima” edito da Cairo 2017, “La Diva Simonetta – la sans par” AIEP Editore 2018, il romanzo Fantasy “Il bianco gelsomino – non esistono amori impossibili” Delos Digital 2020, “Parlami in silenzio Modì” AIEP Editore 2020, “Lo specchio delle stelle” Nuova Ipsa Editore 2021, “Il diavolo sulla quarta corda – Nicolò Paganini e il suo Cannone” Soncini Editore 2021 vincitore del premio Scala dei Turchi, “I fantasmi di Dioniso – Mario Tommaso Gargallo e il sogno del Teatro Classico a Siracusa” Morellini Editore 2021, “Ho ucciso Andy Warhol” Soncini Editore 2023 distribuito in abbinamento alla Gazzetta di Parma. Ultima pubblicazione nel 2025 “Vermeer, il tempo perduto” Morellini editore.

Lascia un commento