Il confronto fra questi due artisti siracusani si ripete a distanza di poco più di un anno, durante uno degli eventi collaterali alla mostra fotografica “La luce nel mare”, in svolgimento fino al 15 dicembre all’ex Convento del Ritiro in via Mirabella, davanti a un numeroso e attento gruppo di studenti del Liceo Scientifico “Luigi Einaudi”.
Emanuele Vitale fu presente alla mostra di Chicco Calleri nel luglio dello scorso anno con due splendide foto dei segmenti Ascetic e Yin e Yang, oggi esposte alla mostra “La luce nel mare” con la promessa, da parte del curatore prof. Vincenzo Marano, di allestire presto la prima personale di Emanuele Vitale. Promessa mantenuta e, a parti invertite, Chicco Calleri ha stimolato i presenti sul confronto di tre sue opere, che hanno come oggetto il mare, con le fotografie di Emanuele.
Si è trattato di un evento molto particolare in cui l’arte è andata alla ribalta in uno scenario dinamico e rinnovato, dove la creatività degli artisti, celata nei meandri dell’anima, è emersa attraverso un dialogo intenso ed emozionante, fatto di silenzi, di colori, luce e parole non dette, sussurrate.
Per Calleri l’arte è il suo respiro. L’arte prima di ogni cosa, quasi a essere essa stessa a guidare la mano dell’artista. Attraverso la sua pittura, affascinante e sensibile, Chicco Calleri vuole “svelare” il mondo immateriale, il mistero della vita attraverso percorsi personali e inimmaginabili. L’energia creativa ci dà gioia ed emozione e cerca di chiarire ciò che prima era incomprensibile. L’onda trasporta in mondi inesplorati, racchiusi dentro noi stessi, ancora sconosciuti, e il viaggio nella mente dell’artista si arricchisce di nuove consapevolezze.
Per Emanuele Vitale il mare non è il fine ultimo, ma il mezzo attraverso il quale esprimere la propria sensibilità artistica e dare vita ai pensieri, alla propria anima. A differenza della pittura, nella quale il maestro riflette e ripassa i colori più e più volte, rivedendo il progetto iniziale, nella fotografia tutto si risolve, alla fine, con un semplice clic, che ferma l’immagine senza più poterla rivedere. Dietro c’è un’idea, un concetto, che prenderà forma attraverso una elaborazione, quella sì, rivista ed elaborata precedentemente più volte.
Due modi diversi di affrontare l’arte che i giovani presenti crediamo abbiano compreso. La presenza attiva dei giovani ha ampliato l’evento di linfa vitale, di nuove prospettive, di visioni rinnovate che gettano le basi verso il divenire, in idee e progettualità che respireranno in altre menti e cammineranno con altre gambe.
Oggi 2 Dicembre, alle ore 17, per la serie di eventi denominati “Luoghi del cuore”, la mostra ospita Fabio Granata e Marco Mastriani in un incontro dal titolo “Parco degli Iblei: salviamo la biodiversità”.