Per molti appassionati di arte la figura e l’opera di Amedeo Modigliani appaiono a volte complesse e misteriose. La sua vita, connotata da difficoltà e miseria in molti episodi, mostra spesso una personalità contraddittoria. Eppure uno studio approfondito della biografia può svelare particolari inaspettati che delineano una soggettività molto forte e, allo stesso tempo, sensibile ed estremamente sentimentale.
Quando Modì giunge a Parigi entra in contatto con le nuove avanguardie, alle quali però non aderirà mai, non lasciandosi influenzare dal giudizio comune sulla pittura e scegliendo di ispirarsi secondo un proprio giudizio estetico.
Le opere di Modigliani non si iscrivono tra le fila degli impressionisti né tra quelle dei postimpressionisti. La sua figura è avvolta ancora oggi da mistero. Sostanzialmente la produzione pittorica esiste, nell’epoca moderna, come un’arte figurativa estremamente innovativa, che presenta caratteristiche formali legate al retaggio storico.
La matrice italiana dell’arte di Modigliani non può essere negata, anche se a Parigi risente molto delle influenze del cubismo e del maestro Cézanne. È molto evidente l’influenza dei primitivi senesi sia in scultura che in pittura, che si sostanzia nell’amore per l’osservazione delle opere del passato.
Per Modigliani, nato a Livorno con la pesante eredità della rivoluzione macchiaiola, Giovanni Fattori rappresenta un mito presente. La differenza tra Modigliani gli altri giovani di Livorno sta nel fatto che tutti percorrono le orme di Fattori, mentre per Modì un punto fermo è l’intenzione di voler superare il presente, andare oltre le regole accettate e seguire una propria linea.
Quando si iscrive alla scuola di Guglielmo Micheli a Livorno è già un ribelle, deciso ad abbandonare gli studi classici per inseguire il sogno dell’arte.
L’elemento che caratterizza l’arte di Modigliani e la costante ricerca della sublime bellezza. L’artista sente l’esigenza di ricercare una dimensione più grande di se stesso, al fine di realizzare il suo sogno di artista.
Diventa così protagonista di una sfida che lo porterà alla conquista di una personalissima esperienza artistica, nella quale la formazione classica si mescola a una realtà completamente diversa, a cavallo tra due secoli.
Da una parte vi è l’arte ufficiale, che Modigliani ha potuto comprendere negli studi giovanili e durante i suoi viaggi, dall’altra vi è l’inserimento negli ambienti parigini, dove sviluppa una visione della realtà carica di interne tensioni.
Le sue figure affondano le radici della quotidianità dell’esistenza, ma rappresentano anche l’immersione nella profondità della coscienza, dando forma ai suoi segreti nascosti, ai suoi silenzi, ai fremiti vitali.